Ministero dello Sviluppo Economico
Scadenza 2027
La Nuova Sabatini è un’agevolazione fiscale per le imprese che investono nell’acquisto di nuovi beni strumentali, rivolti al miglioramento dell’attività d’impresa.
L’incentivo, messo a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico, ha lo scopo di aumentare la competitività del sistema produttivo del Paese. La misura, infatti, sostiene l’acquisto di attrezzature, impianti, software, hardware, tecnologie digitali e macchinari, anche se acquistati in leasing.
La Legge di Bilancio 2022 ha rifinanziato fino al 2027 la Nuova Sabatini, con un importo di 240 milioni di euro sia per il 2022 che per il 2023, 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni di euro per il 2027.
Con il decreto del 22 aprile 2022 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 giugno 2022) del ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e del ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, sono state ridefinite le misure della “Nuova Sabatini”, con importi ammissibili da 20mila euro fino ad un massimo di 4 milioni. Il decreto ha inoltre introdotto due nuove linee di intervento: “Nuova Sabatini Green” e “Nuova Sabatini Sud”.
L’incentivo può essere riconosciuto in un’unica rata ma solamente per i finanziamenti che non superano i 200.000 euro (fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione). Per quanto riguarda, invece, i finanziamenti che superano l’importo di 200.000 euro, l’agevolazione è riconosciuta in più rate annuali.
L’agevolazione è diretta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) situate sul territorio nazionale, operanti in tutti i settori produttivi (inclusi pesca e agricoltura). A fare eccezione sono le attività finanziarie, assicurative e le “attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione”.
Inoltre, possono accedere all’incentivo le imprese che, al momento della presentazione della domanda:
- hanno una sede operativa in Italia;
- sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, ovvero nel Registro delle imprese di pesca (ad eccezione di quanto previsto nel paragrafo successivo);
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà” così come individuate nei rispettivi regolamenti unionali di settore.
Per accedere alla Nuova Sabatini occorre fare richiesta di un finanziamento bancario e attendere la delibera. Il finanziamento dovrà essere erogato da una banca o da un intermediario bancario che aderisce alla convenzione tra il Mise, l’Abi e Cassa depositi e prestiti S.p.a.
Per usufruire dell’agevolazione è necessario, dunque, presentare una domanda di accesso all’incentivo per verificare e, conseguentemente attestare, che si è in possesso dei requisiti. Dopo che la banca o l’intermediario finanziario avrà verificato che la regolarità della domanda, sarà trasmessa al Mise.
A questo punto si dovrà attendere che il Ministero confermi che i fondi siano disponibili dopodiché, in caso di risposta positiva, l’ente finanziario potrà concedere il finanziamento.
Nuova Sabatini Green
Gli investimenti “Green” sono relativi all’acquisto o all’acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso protettivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Per questa tipologia di investimenti è stato introdotto un contributo in conto impianti, pari all’ammontare degli interessi calcolati, in via convenzionale, nella misura del 3,575%, erogato dal Ministero dello Sviluppo economico.
Nuova Sabatini Sud
Con la “Nuova Sabatini Sud” è stato aumentato il conto impianti al 5,5% per gli investimenti delle micro e piccole imprese con sede legale o unità locale nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Il governo ha stanziato (fino al 2025, come previsto dall’articolo 1, comma 226, della legge n.160 del 2019) 60 milioni di euro per gli investimenti 4.0, come l’acquisto o l’acquisizione di beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, per realizzare investimenti in tecnologie, compresi quelli in big data, cloud computing, banda ultra larga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (elenco completo negli allegati A e B alla legge n. 232 del 2016).
Da maggio 2023 in poi è prevista l’uscita di un provvedimento del Mise con le modalità e i termini di presentazione delle domande. L’impresa interessata dovrà compilare la richiesta esclusivamente in via telematica sulla piattaforma web “Nuova Sabatini Sud” del Ministero dello Sviluppo economico. Conclusa la compilazione verrà generato in automatico il modulo di domanda da inoltrare al Mise sempre tramite la piattaforma, che rilascerà un codice identificativo con validità 60 giorni.
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